I laureati in Tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione vascolare possono trovare occupazione sia in regime di dipendenza che libero professionale in Servizi e Unità ospedaliere, ed universitarie o strutture private in ambito cardiochirurgico nella conduzione della circolazione extracorporea in ambito oncologico per il trattamento antiblastico distrettuale, in ambito cardiologico per l'esecuzione tecnica dell'esame ecocardiografico, in centri di emodinamica e cateterismo cardiaco, in ambito territoriale per la diagnostica strumentale in ambulatorio e/o con l'ausilio della telemedicina, nelle industrie di produzione e di agenzie di vendita operanti nel settore, nei laboratori di ricerca universitaria ed extrauniversitaria nel settore biomedico. Il corso prepara alla professione di Tecnici dell'assistenza sanitaria.
Possono essere ammessi al Corso di Laurea in Tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare i candidati che siano in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.
L'accesso al Corso di laurea è a numero programmato in base alla legge 264/99 e prevede un esame di ammissione che consiste in una prova con test a risposta multipla. Le date e le modalità di svolgimento di tale prova sono definiti annualmente dal Ministero dsell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e pubblicati in apposito bando emanato dall'ateneo.
Agli studenti ammessi con un livello inferiore alla votazione minima prefissata saranno assegnati obblighi formativi aggiuntivi. Le modalità di recupero degli eventuali deficit formativi, da colmare in ogni caso entro il primo anno di corso,sono disciplinate dal regolamento didattico del corso di laurea.